giovedì 24 maggio 2012

La guerra di secessione

La guerra di secessione
Fra il 12 aprile 1861 al 26 maggio 1865 venne combattuta in america una guerra importantissima per la storia nera in America: la guerra di secessione.
Venne combattuta fra gli Stati Uniti d’America (USA) e gli Stati Confederati d’America.
Le ragioni della guerra sono questione di dibattito dall’inizio della guerra e gli scrittori e giornalisti complicarono solo la faccenda.
La maggior parte dei sudisti lottava per mantenere la schiavitù invece i nordisti lottavano per mantenere l’unione.
Per Abraham Lincoln il preservare l'Unione era l'obiettivo centrale della guerra, anche se vide sempre la schiavitù come una questione cruciale e ne fece un ulteriore obiettivo finale. La decisione di Lincoln di emettere la Proclamazione di Emancipazione fece arrabbiare sia i Democratici ("Copperheads") per la pace sia i Democratici per la guerra ma diede maggiore vigore ai Repubblicani.Dicendo che i neri liberi avrebbero inondato il nord, i democratici crebbero nelle elezioni del 1862, non ottenendo, tuttavia, il controllo del Congresso. La contro-argomentazioni dei Repubblicani guadagnarono però consenso e i Democratici furono sconfitti nelle elezioni del 1863 in Ohio quando provarono a resuscitare il sentimento anti-nero
La questione della schiavitù riguardava non solo il benessere degli schiavi (anche se gli abolizionisti avevano sollevato la questione) ma anche il fatto che la schiavitù risultava un male anacronistico incompatibile con i valori americani o con un sistema economico redditizio protetto dalla Costituzione. La strategia del movimento anti-schiavitù era quella di fermare l'espansione e portare così il fenomeno su un percorso di graduale estinzione.
Il movimento anti-schiavista negli Stati Uniti aveva le proprie radici nella Dichiarazione d'Indipendenza. La schiavitù venne vietata nei territori del nordovest con apposita ordinanza del 1787. Dal 1804 tutti gli Stati del Nord (cioè a nord della linea Mason-Dixon) avevano approvato leggi volti ad abolire gradualmente la schiavitù. Nel 1807 il Congresso abolì la tratta internazionale degli schiavi. La schiavitù cominciò a scomparire negli Stati confinanti e nei centri urbani ma si espandeva negli Stati del profondo sud che fondavano la propria economia sulla coltivazione del cotone.
Nonostante i compromessi raggiunti tra il 1820 e il 1850 la questione della schiavitù esplose negli anni successivi al 1850. Il nuovo partito Repubblicano irritato dagli interessei della schiavitù ne chiedeva la fine della sua espansione. L'idea repubblicana era che senza l'espansione, la schiavitù si sarebbe alla fine estinta (come era avvenuto in altre nazioni). Abramo Lincoln, per esempio, nel suo discorso del 1858 lanciò un appello per fermare l'ulteriore diffusione di esso.
La maggior parte della battaglia politica di quegli anni verté sulla espansione della schiavitù nei nuovi territori.
Sia il Nord che il Sud ritenevano che se la schiavitù non si fosse potuta espandere sarebbe avvizzita e morta.
La paura dei sudisti di perdere il controllo del governo federale in favore delle forze abolizioniste e il risentimento nordista per l'influenza che gli schiavisti esercitavano sullo stesso Governo caratterizzò la crisi della fine degli anni '50
Disaccordi tra abolizionisti ed altri gruppi circa gli aspetti morali della schiavitù, gli scopi della democrazia e i successi economici del free labor portarono il Whig Party e il Know-Nothing al collasso e contemporaneamente portò alla nascità di nuovi partiti (il Free Soil Party nel 1848, i Repubblicani nel 1854, i Constitutional Union nel 1860. Nel 1860 l'ultimo partito politico nazionale, il Partito Democratico si divise lungo linee settoriali.
La differenza economica fra nord e sud era altissima. Il nord era ormai un paese industrializzato e prossimo all’abolizione della schiavitù, invece il sud era ancora un paese basato sull’agricoltura.
Il sud e il nord avevano punti di forza differenti, ecco quelli del sud.
La società del Sud era assai più aristocratica e militarista di quella del Nord. Proprio a causa della minore industrializzazione, gran parte della popolazione di Dixieland era impegnata nell'agricoltura. I grandi proprietari ed i piccoli agricoltori erano abituati, già nella vita civile, ad utilizzare armi e a spostarsi a cavallo (ad esempio, per la caccia). Inoltre, le famiglie dei grandi piantatori (soprattutto della Virginia) erano sempre state uno dei maggiori bacini di reclutamento per gli ufficiali.
Gli Stati Uniti all'epoca avevano già una grande storia militare. E molti dei veterani della guerra del 1812-1815, della guerra Texas-Messico (1835-1836) e della guerra messicana (1846-1848) vivevano al Sud. I Sudisti avevano una migliore tradizione militare dei Nordisti. Ciò spiega perché durante tutta la prima metà del conflitto i Sudisti ebbero un netto vantaggio.
I Sudisti potevano contare in gran parte su equipaggiamento britannico, all'epoca considerato il migliore del mondo. Disponevano inoltre di una buona artiglieria francese: i cannoni di tipo napoleonico causarono gravi perdite alle truppe nordiste.
Gli Inglesi parteggiarono ufficiosamente per i Sudisti, anche se l'Inghilterra era antischiavista. Si dice che fosse per spirito di vendetta della guerra d'indipendenza e della guerra del 1812.
I Sudisti disponevano del Corpo dei Rangers, un'ottima cavalleria speciale nata durante la guerra d'indipendenza del Texas, e d'una fanteria assai tenace.
Quelli del nord erano invece differenti:
Il Nord, ben industrializzato, disponeva di numerose risorse industriali e di abili uomini d'affari. Era inoltre legato da numerosi contatti con alcuni paesi europei per via degli scambi commerciali. Gli ingegneri del Nord fecero un eccellente lavoro per quanto concerne lo sviluppo di un armamento efficace. Il Nord ebbe la possibilità d'avere i primi treni blindati e le mitragliatrici Gatling, di equipaggiare alcuni soldati con fucili a ripetizione Spencer ed Henry (antenato del famoso Winchester) e a retrocarica come lo Sharp, e così via.
In cifre brute il Nord disponeva di una riserva di uomini superiore al Sud, benché meno addestrati e competenti dei Sudisti. Il numero gli permise di tenere le truppe più a lungo in addestramento, cosa che il Sud non si poteva permettere, ed anche di recuperare il loro ritardo rispetto al Sud. Il Nord si
Entrambi avevano diverse strategie:
La disparità economica fra i due campi ebbe un'influenza decisiva sulla strategia. La sola mira degli Stati Confederati d'America non era quello di conquistare il Nord - cosa che era manifestamente al di sopra delle loro risorse - ma di battersi fino all'esaurimento del Nord, o fino a che un intervento europeo mettesse fine alla guerra.
Il presidente della Confederazione, Jefferson Davis, aveva la scelta fra una strategia tipicamente offensiva, volta ad ottenere qualche importante vittoria sul suolo nemico, ed una strategia tipicamente difensiva, volta a mantenere lo status quo. Questa seconda linea fu quella adottata, anche se non escluse puntate offensive verso Washington per umiliare il Nord e fiaccarne lo spirito combattivo. La strategia difensiva della Confederazione era più facile da perseguire rispetto a quella necessariamente offensiva dell'Unione: il Nord per vincere doveva occupare il Sud, al Sud per vincere bastava non perdere.
Davis doveva anche bilanciare due priorità strategiche contraddittorie: se il teatro orientale era d'una importanza evidente, in quanto dava immediato accesso ad alcune capitali nemiche, la cui eventuale conquista poteva avere delle ripercussioni enormi, anche il teatro occidentale, più vasto, era vitale per l'alimentazione delle forze e per le manovre fra i diversi fronti, dato che le principali strade ferrate della Confederazione attraversavano la regione di Chattanooga - Atlanta.
Davis e Stephens preferirono la difesa delle frontiere, convinti della possibilità di ottenere per le vie diplomatiche il diritto alla sopravvivenza della Confederazione: peccarono così di imprudenza e si fecero ingenuamente ingannare da Lincoln che, mentre promise la propria disponibilità a trattare, rinforzò il proprio strumento militare e predispose strategie di soffocamento della Confederazione.
In considerazione della migliore preparazione militare del Sud, della capacità indiscussa della maggior parte dei suoi Generali, dell'entusiasmo della popolazione, una strategia iniziale più spregiudicata e più offensiva avrebbe potuto garantire alla Confederazione alcuni eclatanti successi e quindi la possibilità di trattare un armistizio da posizioni di forza.
dirigenti dell'Unione compresero che non potevano sconfiggere il Sud, se non conquistandolo.
Alle prime operazioni della guerra il tenente generale Winfield Scott presentò il suo piano Anaconda, destinato ad asfissiare il Sud mediante un blocco navale (la quasi totalità dell'US Navy era rimasta nelle mani del governo federale alla dichiarazione di guerra) associato ad una puntata al di sotto del fiume Mississippi per dividere la Confederazione. Questo approccio, lento ma sicuro, non ottenne l'approvazione dei politici né quella del popolo, per i quali la parola d'ordine era: «A Richmond!».
A loro importava ben di più l'opinione di Lincoln, che faceva pressione sui suoi generali perché «distruggessero l'armata ribelle» in una sola battaglia decisiva. Il suo atteggiamento energico spinse i suoi subordinati ad imbarcarsi in progetti contro i quali nutrivano delle solide prevenzioni: distruggere un'armata nelle condizioni geo-strategiche dell'America settentrionale era meno facile di quanto Lincoln non volesse ammettere.
Il fatto che la strategia si limitasse ad un solo obiettivo non si spiegava soltanto con l'incompetenza iniziale degli ufficiali nordisti, sebbene essa caratterizzasse da tempo questa armata. Essa aveva promosso soldati regolari a gradi che non corrispondevano alle loro capacità reali, perché l'inflazione degli effettivi aveva provocato un'esplosione della domanda d'inquadramento di queste giovani reclute. Si erano voluti compiacere generali le cui pretese politiche oltrepassavano largamente le competenze militari. Gli uomini meritevoli ebbero bisogno di tempo per emergere dai ranghi, ma grazie alla flessibilità del sistema Nordista, Grant poté arrivare al grado di tenente generale in tre anni ed Emory Upton, (da menzionare, oltre che per la giovanissima età, per avere applicato per primo tattiche di sfondamento dei parapetti nemici che si vedranno nella prima guerra mondiale) a quello di generale di brigata all'età di 24 anni.
Ci volle del tempo al Nord per far sentire tutta la sua potenza, ed ai suoi capi per riconoscere che era a colpi di mazza e non di temperino che avrebbero battuto il Sud. Il Nord deve molto a Grant che prese il comando delle armate dell'Unione nel marzo 1864 ed annunciò immediatamente la sua intenzione di esercitare la massima pressione contro la Confederazione, utilizzando «tutte le truppe dell'Armata per farle convergere verso uno stesso punto».
Durante gli ultimi dodici mesi di guerra la strategia dell'Unione diede prova d'una grande modernità, soprattutto nel prendere coscienza che la forza di un belligerante deriva dalle sue risorse umane ed economiche.
Questa guerra fu una delle prime a mettere in opera in grande scala le risorse e i mezzi di trasporto dell'era industriale. Essa prefigurò le guerre del XX secolo con una mobilitazione nazionale che impoverì profondamente le risorse della società civile, tanto che le esigenze del conflitto, sia militari sia economiche, fiaccarono il Nord e prostrarono il Sud.
Nel Settembre del 1862 il presidente Lincoln annunciò che a partire dal 1° gennaio 1863 negli stati ancora coinvolti nella ribellione secessionista, gli schiavi sarebbero stati liberi per sempre.
Il proclama di emancipazione fu giustificato come misura utile a indebolire la capacità produttiva del nemico e anticipare così la fine della guerra, ma solo il 13° emendamento della costituzione, ratificato nel dicembre 1865, avrebbe indebolito la schiavitù in tutto il territorio degli Stati Uniti d’America.

ritrovò anche con un esercito professionale composto di volontari ben addestrati e ben equipaggiati.
La marina del Nord era stata originariamente concepita per tener testa al suo vecchio nemico, l'Inghilterra. Benché di taglia media all'inizio delle ostilità con solo 90 navi a vela e a vapore, essa si sviluppò rapidamente, a fine 1862 contava 386 natanti con 3.027 cannoni, e svolse le sue missioni di blocco e di sostegno alle forze terrestri in maniera soddisfacente. Durante questa guerra si videro i primi combattimenti fra corazzate e l'uso dei primi sottomarini (il confederato H.L. Hunley fu il primo ad entrare in azione) i quali, pur essendo estremamente pericolosi per i loro equipaggi, affondarono o danneggiarono 28 natanti federali.
Alle truppe sudiste mancarono spesso i rifornimenti (munizioni, cibo, tessuti per le uniformi, ecc.) a causa dei blocchi navali organizzati dagli unionisti. Ciò portò alla malnutrizione dei soldati, alla presenza di vestiario comune fra i soldati e troppo d'alta classe per gli ufficiali, e si arrivò addirittura ad utilizzare moschetti napoleonici per mancanza di munizioni.

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